sabato, dicembre 09, 2006

Pizzoccheri

Sono il piatto tipico di questa terra, non certo per stomaci delicati. Ai tempi, visto l'isolamento della zona soprattutto durante l'inverno, non c'erano molte possibilità di utilizzare alimenti che non fossero locali.
Quindi con 3 parti di farina di grano saraceno, che si coltiva anche in altura, e una parte di farina bianca si lavora una pasta e la si lascia riposare per una mezzoretta. Si stende una sfoglia spessa qualche millimetro, dalla quale si ritagliano delle tagliatelle lunghe circa10 centimetri. Nel frattempo si mette a bollire un pentolone d'acqua con patate tagliate a cubetti e verza o coste. Si butta la pasta e si fa bollire per una decina di minuti. Nel frattempo si taglia del formaggio scimut o casera giovane a dadini, si scioglie abbondante burro con salvia e aglio e li si lascia dorare. Una volta cotti e scolati i pizzoccheri si dispongono a strati su una teglia. Dopo ogni strato si mette una manciata di formaggio, un po' di burro fuso e una spolverata di parmigiano, terminando con uno strato senza formaggio. Un tempo venivano serviti affogati nel burro, oggi si è un po' più attenti alle calorie e ai trigliceridi, ma restano comunque un piatto unico e non da mangiare tutti i giorni.
Per i virtuosi della cucina consiglio questo sito che è la bibbia sui pizzoccheri.