lunedì, dicembre 29, 2008

Terme in montagna: benessere nelle Alpi

Il settore del benessere in montagna negli ultimi anni è in forte crescita. Digitando la chiave di ricerca "benessere" su Google, il motore di ricerca suggerisce infatti associazioni con Trentino e Alto Adige, regione che però non ha acque termali calde. Essì perché il bello delle Alpi retiche è proprio quello di avere diverse fonti termali calde. Vuoi mettere con le terme vere!
Solo in Engadina e in Valtellina ci sono ben quattro località termali: St. Moritz, Scuol, Bagni di Masino e Bormio. Un tempo esisteva una rinomata fonte di acqua ferrugginosa anche a Santa Caterina Valfurva, ma purtroppo in seguito ad alcuni lavori di ampliamento della pista da sci limitrofa alla torbiera da cui sgorgava, il percorso dell'acqua deviò e non si riuscì più a ritrovarla.

Risalendo la Valtellina, all'altezza di Ardenno si diparte sulla sinistra la statale per la Val Masino, cupa valle alpina già ricordata da Salvatore Quasimodo. Si arriva ai Bagni di Masino salendo per una strada tortuosa che corre lungo uno dei pochi torrenti non ancora imbrigliati dalle opere delle centrali elettriche, circondati da pini ed abeti. Si giunge infine in un una conca, circondata da pareti imponenti e incombenti e ci si trova immersi in un'atmosfera d'altri tempi. Il vecchio albergo ha un'aria délabré piena di fascino, peccato sia aperto solo d'estate. Le terme sono più moderne così come il vecchio edificio recentemente ristrutturato. L'acqua sgorga dalla montagna a circa 38° C ed il luogo è il posto ideale per rilassarsi e godere della gran quiete del sito, isolati dal mondo perché per fortuna il cellulare non prende e bisogna fare capo al vecchio telefono fisso dell'albergo.

Bormio è località fin troppo nota per le sue terme. Già ho detto delle fonti storiche che ne parlano, di Plinio, Cassiodoro e Leonardo, ora parlerò invece delle differenze tra i tre stabilimenti termali. Bormio Terme è uno stabilimento termale moderno adatto ai bambini e alle famiglie: si spende relativamente poco e si possono godere dei bei momenti nelle grandi piscine o sugli scivoli. Peccato però che venga aggiunto cloro all'acqua termale.


Un vero tempio del benessere sono invece i Bagni Nuovi sulla strada per Livigno e i Bagni Vecchi verso lo Stelvio. Ai Bagni Nuovi domina l'atmosfera ovattata fin de siècle, abbinata al lusso dell'unico albergo a 5 stelle della valle: in pochi anni è diventato la beauty farm più esclusiva d'Italia. I Bagni Vecchi sono unici, arroccati su uno sperone di roccia a strapiombo sull'Adda, fascinosissimi, con una vista mozzafiato sulle montagne innevate di fronte. Vi si coglie un'atmosfera d'altri tempi che ha fatto di questo luogo una delle mete più note della Valtellina. In entrambe le strutture ci si può accedere anche solo come ospiti delle terme, ma per godersele al meglio è bene farlo durante la settimana, evitando le feste comandate in cui c'è davvero troppa gente ed anche prezzi più alti.

Attraversate le Alpi si giunge a St. Moritz, la capitale del turismo delle Alpi. Qui le terme sono terme un po' per modo di dire perché c'è solo una sorgente ferrugginosa, con la quale però i nostri vicini svizzeri sanno fare miracoli: del resto il turismo alpino è nato proprio qui più di cento anni fa.

Scendendo verso l'Engiadina Bassa (come si dice in Romancio) si trova infine Scuol, un villaggio con grandi case in muratura dalle facciate dipinte e la chiesa con il campanile a punta, come nelle cartoline di Natale o nei cartoni animati di Heidi. Qui una ventina d'anni fa il comune ha costruito un moderno stabilimento termale, ancor oggi perfettamente lindo e ben tenuto. La parte che più mi piace è la vasca circolare all'aperto, dove farsi trascinare dalla corrente con una vista impareggiabile sulle montagne. Nei dintorni di Scuol sgorgano più di 20 sorgenti termali, alcune delle quali sono utilizzate anche a Bad Tarasp Vulpera, un villaggio che sorge sopra una stretta gola dell'Inn e dominato da un suggestivo castello.

domenica, dicembre 28, 2008

Epifania a Bormio. Gabinát

Da un po' di tempo non parlo più di Bormio e delle sue vecchie usanze. Passato il Natale, ormai imminente il Capodanno, la stagione si avvia all'Epifania e con questa alla costumanza più singolare della Magnifica Terra: il gabinát.

Questo vocabolo dialettale deriva da Nacht der Geben che in tedesco significa notte dei doni. Dai vespri della vigiglia fino a quelli dell'Epifania, si scatenava infatti una specie di lotta tra gli abitanti dell'alta Valle a chi diceva per primo gabinat. Il vincitore aveva diritto ad un regalo che doveva essere pagato prima del 17 gennaio, festa di Sant'Antonio, quando iniziava il Carnevale.

L'usanza del gabinát è presente anche in altri paesi vicini. A Livigno si dice però Bondì gibinèt, a Semogo ghebinèt, a Cepina e in Valfurva gabinèt.

mercoledì, dicembre 10, 2008

Vacanze di Natale in montagna. Sconti

Come tutti gli anni trascorreremo le vacanze di Natale in montagna... c'erano dubbi? Eccoci come al solito a caccia delle migliori opportunità in termini di prezzo offerte dal territorio della provincia di Sondrio.

La Valtellina offre infatti moltissime possibilità per una vacanza sulla neve. Tra l'altro per chi risiede in provincia anche quest'anno a Santa Caterina c'è la possibilità di usufruire di uno sconto del 50% non solo sul prezzo del giornaliero, dell'antimeridiana e della pomeridiana, ma anche sulle tessere per più giorni non consecutivi.

Quest'anno la neve non manca di certo. Infatti molte stazioni sciistiche hanno aperto in anticipo. A Bormio si scia dai primi di novembre, anche Livigno ha aperto i battenti in anticipo con giornate di sci gratis. Il prossimo sabato 13 dicembre all'Aprica si scierà gratis. Chiesa in Valmalenco punta invece sugli studenti e sulle famiglie numerose, che usufruiscono rispettivamente di uno sconto del 25% e del 50%.
Approfittiamone...